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Intelligenza Artificiale

A un certo punto non fu più la biologia a dominare il destino dell'uomo, ma il prodotto del suo cervello: la cultura.
Cosicché: "Le uniche leggi della materia sono quelle che la nostra mente deve architettare e le uniche leggi della mente sono architettate per essa dalla materia".
JAMES CLERK MAXWELL

Metasploit


Utile sia per l'apprendimento che per il miglioramento della sicurezza aziendale,

Che cos’è Metasploit

Metasploit è uno dei più potenti e completi strumenti open-source per il penetration testing e la simulazione di attacchi informatici, gestito da Rapid7. Utilizzato dai professionisti della sicurezza, consente di rilevare e sfruttare vulnerabilità per testare la sicurezza di sistemi e applicazioni, e di simulare attacchi in modo controllato per migliorare la difesa informatica.

A cosa serve Metasploit


Il framework consente di:
- Simulare attacchi informatici per individuare e correggere vulnerabilità.
- Creare exploit e payload personalizzati.
- Automatizzare la fase di post-exploitation, come il movimento laterale e l'estrazione di informazioni sensibili.
- Testare la sicurezza delle infrastrutture e sviluppare competenze di sicurezza in un ambiente controllato.

I moduli di Metasploit


Metasploit è organizzato in vari moduli che offrono funzioni specifiche.
1. Exploit: Moduli che contengono il codice per sfruttare vulnerabilità in servizi, applicazioni o sistemi operativi.
Ogni exploit mira a una specifica vulnerabilità, permettendo di ottenere accesso non autorizzato o di eseguire codice dannoso.

2. Payload: Codice eseguito sulla macchina bersaglio una volta sfruttata una vulnerabilità.
I payload includono diversi tipi di shell (come le reverse shell o le bind shell) e il Meterpreter, una shell avanzata per il controllo completo del sistema compromesso.



3. Encoder: Moduli per offuscare i payload, rendendoli meno rilevabili dai sistemi antivirus. Utilizzano tecniche di crittografia o trasformazione del codice per mascherare il payload e aumentare le possibilità di successo dell'attacco.

4. Nop (No Operation): Moduli che eseguono operazioni “null” (senza effetti reali) per allineare l'exploit in memoria, aiutando a mantenere stabile il processo di attacco ed evitare il crash dell'applicazione.

5. Auxiliary: Moduli utilizzati per attività di supporto, come la scansione di rete, il brute forcing delle credenziali, la raccolta di informazioni, o il testing di vulnerabilità senza compromettere direttamente il sistema.

6. Post-exploitation: Moduli eseguiti dopo aver compromesso una macchina per mantenere il controllo, estrarre informazioni, persistere nel sistema, o spostarsi lateralmente nella rete.

7. Shellcode: Moduli contenenti codice eseguibile che può essere iniettato direttamente in memoria durante un exploit.
Il termine "shellcode" deriva dall'uso di comandi di shell, ma può includere qualsiasi tipo di codice, come comandi per lanciare exploit o creare nuove sessioni.

8. Listener: Moduli utilizzati per ascoltare le connessioni in entrata da sistemi compromessi.
Sono essenziali per catturare la connessione di ritorno da un payload di tipo reverse shell o Meterpreter, permettendo al tester di controllare la sessione aperta.

9. Evasion: Moduli progettati per aggirare i meccanismi di difesa, come firewall e sistemi di rilevamento intrusioni (IDS/IPS). Utilizzano tecniche avanzate di offuscamento per passare inosservati e bypassare le difese.

Utilizzo di Metasploit


Metasploit è utile sia per l'apprendimento che per il miglioramento della sicurezza aziendale, poiché permette di:
- Simulare diverse tecniche di attacco.
- Personalizzare exploit e payload per adattarsi a scenari specifici.
- Verificare i miglioramenti nelle difese con attacchi controllati.